Fabrizia Pratesi De Ferrariis : "Quali i veri nemici ? "

L'abituale intervento sulle zanzare attraverso le disinfestazioni a base di piretroidi ed esteri fosforici, che intervengono sulle popolazioni adulte, è l'effetto di una visione riduzionista o meccanicista degli esseri viventi, oggi largamente diffusa, ma del tutto inadeguata a studiare i fenomeni naturali e ad intervenire su di essi.
I problemi che riguardano i rapporti tra due popolazioni di esseri viventi non possono essere né analizzati né risolti attraverso semplici relazioni lineari di causa-effetto. Eppure è attraverso delle semplici relazioni di causa-effetto che il problema della convivenza tra zanzare e uomini viene spesso analizzato; ed è cosi che si tenta di risolverlo (ad esempio per mezzo di irrorazioni di potenti veleni nell'ambiente). Senza successo e con conseguenze assai gravi.

La visione “riduzionista" non tiene conto della complessità dei legami che esistono tra le innumerevoli parti di un ecosistema, né degli equilibri assai delicati che la selezione naturale ha raggiunto attraverso i millenni. La visione riduzionista - che oggi un vasto movimento di scienziati mette in discussione in ogni parte del mondo - assimila la materia vivente a quella inanimata ed è, se si guarda attentamente, sempre all'origine degli attuali insuccessi nel settore delle scienze della vita.
Ed ogni insuccesso si riflette purtroppo sempre sulla nostra salute e sull'ambiente.

Le manipolazioni genetiche in agricoltura e zootecnia, oggi molto discusse ma anche molto diffuse, sono un esempio calzante della visione riduzionista. Si crede di poter disporre del genoma di una pianta o di un animale come di una costruzione di Lego - si crede di poter sostituire un pezzo ad un altro senza alcun danno, e si ottengono invece effetti del tutto imprevisti. Ma ciò importa poco a chi ci impone gli Ogm; ormai chiaro a tutti che dietro all'agricoltura biotech, invece del desiderio di migliorare la produzione, vi è quello di lucrare sulla privatizzazione delle risorse genetiche del pianeta, attraverso il binomio modifica genetica-brevetto. A chi segue il tema Ogm, sono ben noti gli effetti sull'ambiente circostante (fenomeno di resistenza, inquinamento genetico delle piante e del suolo, inquinamento attraverso i pollini ecc. ecc.).

Un altro ambito in cui la visione “riduzionista" nelle scienze biomediche ha portato grave danno è quello della ricerca medica; e questo è più attinente al nostro tema delle zanzare. E' in discussione al Parlamento Europeo, proprio in questi mesi, un progetto di Direttiva, soprannominata REACH, acronimo inglese che sta per “regolamentazione, valutazione, autorizzazione delle sostanze chimiche". Si tenta di far arrivare finalmente in porto una legge che permetta di limitare il danno causato negli ultimi decenni dall'immissione nell'ambiente di sostanze di sintesi, in grande parte tossiche (tra le quali sono ben presenti quelle usate per le disinfestazioni contro gli insetti), danno che si traduce in un forte aumento delle malattie degenerative, del cancro, dell'Alzheimer, della sclerosi multipla, del Parkinson, ecc.ecc.

Il progetto REACH, che giunge con un ritardo imperdonabile (la prima direttiva era del '91!) potrebbe tuttavia non essere di alcuna utilità per la tutela della nostra salute, in quanto i metodi previsti per la valutazione di tossicità saranno effettuati - salvo modifiche dell'articolato - sul modello animale. Verranno usati quasi 100 milioni di animali da laboratorio (sopratutto ratti e topi, che già tra di loro danno risposte per il 46% diverse!) per dirci quali sostanze chimiche sono dannose per noi.
In realtà già oggi si sa che, per la previsione degli effetti sull'uomo, la sperimentazione animale è una semplice presa in giro e tra qualche ano nessuno vorrà credere che sia stata utilizzata per tutelare la nostra salute. Autorevoli riviste scientifiche, come “New Scientist” e “British Medical Journal" chiedono oggi un urgente esame della validità di questo metodo di ricerca, e addirittura una moratoria nell'uso della stessa.

E' utile infatti ricordare che:

L'aspirina uccide i gatti.
La penicillina uccide le cavie.
La stricnina è ottima per le cavie e le scimmie.
L'arsenico è ottimo per la pecora.
L'ammanita falloides (di cui pochi grammi sterminano una famiglia umana) è commestibile per gatti e conigli.
Il calomelano non influisce sulla secrezione di bile nel cane, ma può triplicarla nell'uomo.
La digitalina, che alza la pressione del cane, non influisce invece su quella dell'uomo.
Una dose di oppio che ucciderebbe l'uomo può essere data a polli e cani, senza conseguenze.
Il cloroformio è tossico per i cani, e l'etere per i gatti.
Il succo di limone è veleno per conigli e gatti.
Le mandorle sono veleno per le volpi, come il prezzemolo lo è per i pappagalli.
All'uomo non si trasmette la gastroenterite virale, che uccide i gatti in tenera età, né il cimurro che uccide i cani.
I virus del vaiolo e della febbre gialla non affliggono nessun animale noto.
E sono solo alcuni esempi su migliaia, o milioni.
Ma la sperimentazione animale è molto funzionale agli interessi delle industrie, perché con essa si può dimostrare l'innocuità di qualsiasi sostanza: basta scegliere la specie animale adatta.
Come dimostra lo studio del Prof. C. Reiss, metodi sostitutivi della sperimentazione animale esistono e danno risultati molto più predittivi per noi, perché effettuati su cellule e tessuti umani.

Per concludere, vorrei mettere in evidenza che vi sono due nemici molto più temibili e difficili da combattere delle zanzare.
Il primo è, come vi ho illustrato, I'approccio riduzionista della scienza attuale.
Il secondo è il potere di chi, non per ricerca di un benessere comune, ma per difesa di interessi economici privati, commercializza, reclamizza e diffonde sostanze velenose, senza verificarne i rischi ed opponendosi a qualsiasi forma di controllo o regolamentazione.
Il progetto REACH ha già provocato lotte impressionanti tra industrie e legislatori. Sono intervenuti presso la Commissione UE addirittura Blair, Chirac e Schroeder; ma non in difesa dei cittadini: in difesa delle industrie! REACH ha dovuto essere “ammorbidito”.

Le aziende chimico-farmaceutiche, che producono farmaci, sostanze chimiche di ogni tipo, oltre che
biotecnologie (ogm), detengono, insieme alle aziende petrolifere, il massimo potere nel mondo.
Esse determinano la politica internazionale. L'organizzazione che consente loro questo dominio è il WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) dove, a porte chiuse, si incontrano i vertici delle multinazionali con i rappresentanti dei governi (che tuttavia sono i Ministri dell'Industria e del Commercio e sono dunque sullo stesso fronte delle aziende!)
Il problema dell'attuale momento storico è l'assenza di altri importantissimi organismi internazionali: una Corte di Giustizia, o un Organizzazione per l'Ambiente (per citarne solo due delle più importanti) che contrastino il dominio del WTO e garantiscano democrazia e giustizia a livello globale. Perché, come dice George Monbiot, nel suo libro “L'era del consenso”:
“ E’ stato globalizzato tutto, tranne il consenso. Soltanto la democrazia è stata relegata allo stato nazionale. Si trova al confine, con la valigia in mano, senza passaporto."




Dr.ssa Fabrizia Pratesi de Ferrariis, coordinatrice Comitato Scientifico Equivita.