INTERVISTE
IL DISINFESTANTE ELIMINA LE ZANZARE, MA E' NOCIVO ANCHE PER L'UOMO
Il Prof. Campanella richiama l'attenzione di cittadini ed istituzioni: le
sostanze irrorate a Roma contro le zanzare provocano danni cerebrali e sono
cancerogene.
Per avere una visione più ampia e scientifica del problema zanzare, abbiamo
intervistato il Professor Luigi Campanella, ordinario di Chimica
dell' Ambiente e dei Beni Culturali e docente di Chimica Analitica e di
Chimica degli Alimenti all'Università "La Sapienza" di Roma.
D. Professore, ci può descrivere quali sono i problemi legati alla diffusione
nell'ambiente di composti come i pesticidi, usati nella lotta contro la
zanzara tigre?
"C'è da dire che ci sono tre fattori di cui si deve tenere conto a riguardo:
la tossicità, la degradabilità e la sinergia. Tossicità significa che non
esistono composti selettivi, quindi, quando si utilizza una sostanza per
attaccare un sistema biologico, in questo caso la zanzara tigre, se essa
danneggia quell' organismo attraverso un meccanismo, ne danneggierà
sicuramente anche degli altri, poichè non c'è la selettività dei composti
rispetto al sistema biologico colpito. La degradabilità sta a significare
che un composto lasciato nell' ambiente ha un tempo di vita ed interagisce
con tutto quello che capita; se il tempo di vita fosse un minuto, le probabilità che il pesticida danneggi qualcosa sarebbero minime...ma se
fosse una settimana o un mese, le cose cambierebbero. Bisogna scegliere
composti che abbiano tempi di vita bassi, perchè questo riduce il
rischio.Ciò non viene quasi mai considerato. La sinergia infine vuol dire
che quando immettiamo una sostanza nell'ambiente, essendoci altri composti,
può generarsi un'esaltazione o al contrario un antagonismo fra l'effetto che
si avrebbe se quella sostanza fosse sola e quello che si ha quando la
sostanza è smaltita in un ambiente che già ne contiene delle altre. Nella
nostra atmosfera ci sono idrocarburi, PCB, IPA, pesticidi, metalli pesanti e
la somma di questi elementipuò essere più pericolosa di quello che noi
immaginiamo...la scelta perciò deve essere molto oculata."
D.
Quali effetti queste sostanze hanno sull'uomo e su alcuni enzimi prodotti dall'organismo?
"Le sostanze attualmente irrorate nell'ambiente hanno un effetto inibitore
su alcuni importantissimi enzimi come la colinesterasi, predisposta alla
trasmissione del segnale neuro, provocando danni incalcolabili alle funzioni
cerebrali. Altrettanto preoccupante è l'effetto sulle superossidodismutasi,
sentinelle preposte a proteggerci dallo stress ossidativo, cioè il primo
stadio di malattie gravissime come l'alzheimer, il parkinson o il cancro."
D.
La lettera inviata al sindaco Veltroni qualche mese fa, che effetti ha sortito?
"Inizialmente nulla, poi il 4 agosto c'è stato un contatto ufficiale, siamo
stati convocati dall'assessore all'ambiente. E' stata chiesta una maggiore
attenzione e in particolare che il comune emetta una sorta di protocollo
applicativo per le disinfestazioni, per stabilire delle regole e dei
parametri da rispettare. Quando il cittadino si rivolge ad un'impresa di
disinfestazione deve pretendere l'osservanza di questi parametri. Inoltre è
stata chiesta una commissione di esperti che vigili sulle
disinfestazioni...Stiamo però aspettando novità a riguardo da più di un
mese...."
D.
A livello di divulgazione ai cittadini, lei ha intenzione di adoperarsi per far conoscere il problema o già è stato fatto qualcosa?
"E' stato creato recentemente un sito, www.infozanzare.info, per
sensibilizzare il cittadino sul problema e portarlo a conoscenza dei rischi
nei quali può incorrere a seguito dell'uso di sostanze tossiche."
D.
Pensa ci possano essere soluzione alternative alla lotta alla zanzara tigre che non siano aggressive come nel caso dei pesticidi?
"Sicuramente si...Ci sono sistemi biologici, per esempio dei batteri, che
emettono sostanze tossiche per la zanzara tigre e non per l'uomo; sono
sostanze che però non vengono prodotte industrialmente poichè c'è un costo
di produzione elevato. Il grande vantaggio è che contrasterebbero la zanzara
in modo totalmente naturale. Altra metodologia è quella dell'uso di
microonde, sterilizzatrici dell'insetto; a tale proposito si potrebbero
creare delle trappole per le larve, magari nell'acqua, per poi, una volta
concentratesi in gran numero, intervenire con la sterilizzazione."
Andrea Sanchini
Nel corso degli anni sono state attuate campagne di sensibilizzazione verso
i cittadini da parte delle amministrazioni comunali succedutesi, persino sanzionando con delle multe chi favorisca il proliferare in casa di zanzare.
A giudizio di molti non ci sono stati però miglioramenti apprezzabili sotto il profilo operativo e di intervento. Parallelamente, le uniche
statistiche con numeri crescenti sono quelle riguardanti la continua
crescita dei tumori, delle malattie autoimmuni, delle malattie degenerative,
della sterilità maschile, dell'asma nei bambini, delle allergie, ecc., tutte
riconducibili, secondo il parere unanime del mondo scientifico,
all'introduzione incontrollata nell'ambiente di sostanze chimiche.
da LUNGOTEVERE N° 1, ottobre
2006
Dal 1° Gennaio 2007 il Prof. Campanella ricopre la
Carica di Presidente eletto della Società Chimica Italiana.
|